Stand fieristici: quali sono le tipologie di allestimento più diffuse?

Stand fieristici: quali sono le tipologie di allestimento più diffuse?

Una delle primissime scelte che deve fronteggiare chi si approccia all’organizzazione di uno stand fieristico è la tipologia di stand da scegliere, si tratta sicuramente di una scelta importante, che può determinare in larga misura il successo o meno della propria partecipazione alla fiera.

In questo articolo vedremo quindi quali sono le principali tipologie di stand fieristici tra cui è possibile scegliere e i pro e i contro per ciascuno di essi.

In particolare, ci soffermeremo su quelli che quasi sempre sono i due obiettivi di chi va in fiera: la brand awareness e la lead generation.

Iniziamo quindi a vedere più da vicino le tipologie di stand principali.

Stand aperto a isola: grande impatto visivo, difficile da gestire

È sicuramente la soluzione dal maggior impatto visivo, coprendo generalmente spazi piuttosto estesi ed essendo visibile da tutti i lati, allo stesso tempo, la soluzione che di solito consente di attirare il maggior numero di visitatori, potendo questi entrare dai quattro lati.

D’altra parte è anche la tipologia di stand che rende più difficile la gestione dei possibili clienti e non si predispone molto alla lead generation, viene quindi di solito scelta dai grandi brand, che dispongono di molto budget e hanno in fiera primariamente un obiettivo di brand awareness.

Stand aperto a penisola: per chi ha bisogno di un plus

È una soluzione abbastanza diffusa e dal buon impatto visivo, essendo lo stand chiuso solo su un lato e quindi accessibile dai restanti tre, anche in questo caso, l’accesso dei visitatori sarà sicuramente facilitato, mentre sarà difficile la gestione dei potenziali clienti che accederanno.

Il vantaggio principale, in questo caso, è dato dal lato chiuso, che consente ad esempio l’allestimento di esposizioni, sale meeting o di vani tecnici, può essere quindi un’opzione da valutare per chi ambisce a molti visitatori ma necessita di uno spazio appositamente riservato per i propri clienti.

Stand aperto a L: soluzione atipica, ma funzionale

È una soluzione non sempre disponibile ma di grande impatto visivo, perché permette al visitatore di avere una visione panoramica dello stand, può avere due, tre o addirittura tutti e quattro i lati liberi, a seconda della tipologia di stand e delle direttive fornite dagli organizzatori della fiera.

Anche in questo caso il fondo dello stand può essere adibito ad aree funzionali, come ad esempio sale meeting, aree ristorazione o vani tecnici, nei casi in cui viene proposto può quindi essere un’alternativa interessante, da valutare con attenzione personalizzandola in base alle proprie esigenze.

Stand aperto su due lati: disposizione ad angolo o a catena

È una soluzione piuttosto diffusa, che permette l’ingresso da due lati e consente quindi di allestire in modo piuttosto semplice gli spazi interni, la disposizione può essere ad angolo, con due lati adiacenti aperti a formare una “L”, oppure a catena, con due lati opposti aperti e due chiusi.

Un aspetto interessante dello stand aperto su due lati è la possibilità di sfruttare i lati chiusi come galleria, avendo molto spazio a disposizione, può quindi essere la scelta ideale per chi necessita di particolari spazi espositivi, magari perché ha l’esigenza di esporre i propri prodotti.

Stand aperto su un lato: soluzione semplice ed economica

È senza dubbio la soluzione standard nelle fiere, perché consente agli organizzatori di risparmiare spazio e praticare costi inferiori alle aziende, ma anche la soluzione dal minor impatto visivo e che richiede una progettazione particolarmente accurata per risultare efficace.

L’ingresso da un solo lato (ad esempio tramite una reception) consente però di gestire molto bene tutti i visitatori che vi si approcceranno, può essere quindi un’ottima opzione per le piccole aziende che hanno l’esigenza di gestire con cura ogni visitatore, ottimizzando costi e ricavi.

Stand chiuso: per chi vuole massimizzare la lead generation

È sicuramente la soluzione più audace, e per questo motivo non è particolarmente diffusa, pur essendo un’alternativa molto interessante, l’impatto visivo è notevole, perché si differenzia dalla maggior parte degli stand e porta con sé un’aura di mistero che incuriosisce il visitatore.

Essendo inoltre l’ingresso bloccato, questa è sicuramente l’opzione migliore per fare lead generation, ovvero acquisire i dati di tutti i potenziali clienti, in questo modo il pubblico attirato sarà inferiore ma particolarmente selezionato e sarà possibile gestire molto da vicino ciascun visitatore.

Riassumendo, quindi, quale stand scegliere?

Abbiamo visto che le opzioni possono essere molte, perché d’altronde le esigenze di organizzatori e aziende possono essere molte e variegate, non esiste, quindi, la soluzione perfetta, ma molto dipenderà dall’obiettivo che ci si è prefissati dalla fiera e dalle risorse economiche a disposizione.

Se l’obiettivo è la brand awareness, le soluzioni aperte hanno sicuramente una marcia in più (e più sono aperte maggiore sarà l’efficacia dello stand), mentre per la lead generation, le soluzioni chiuse sono probabilmente l’opzione migliore (e più lo stand è chiuso e meglio è).

Ragiona quindi sul tuo obiettivo, scegli la tipologia e… buona fiera!